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Utilizzata ormai da secoli nei Paesi dove l'Islam è religione prevalente, la finanza islamica ha raggiunto masse gestite pari a due mila miliardi di dollari ed è pronta a giocare un ruolo sempre più importante sui mercati finanziari nei prossimi anni. L'economia e la finanza islamica, fondate su un sistema completo di norme quali il rifiuto del tasso di interesse, la chiarezza contrattuale e la condivisione dei profitti e delle perdite, possono essere messe al servizio del sistema Italia. Il testo illustra, con suggerimenti di taglio pratico ed esempi concreti, le formule contrattuali comunemente utilizzate sui mercati finanziari internazionali concentrando l'attenzione, tra gli altri, sui sukuk (certificati partecipativi islamici), idonei a soddisfare i fabbisogni finanziari delle nostre imprese. Dopo aver analizzato quanto già fatto da altri Stati europei, tra i quali Gran Bretagna, Germania, Francia e Lussemburgo, il volume pone l'attenzione sul nostro Paese e sulle sue potenzialità di sviluppo, dimostrando come tali strumenti possono essere utilizzati, nella pratica, a sostegno dell'intero sistema Italia, attraendo capitali stranieri e contribuendo, nel contempo, all'internazionalizzazione delle imprese e all'alleggerimento del debito pubblico.